La storia di Anna

«Solo dall’errore può scaturire la crescita» 

E nella vita di Anna di crescita ce n’è stata tanta – e ce n’è tutt’ora: prove ed errori, successi e sfide che hanno permesso a Progetto Quid, impresa sociale nata nel 2013 da un’idea di Anna , di crescere e posizionarsi come principale Partner e protagonista di una visione di moda sostenibile nata dallo sguardo fresco di una giovane studentessa neolaureata piena di sogni ma anche progetti concreti sempre affrontati con slancio e apertura. Quid rappresenta tutto un mondo racchiuso in un’idea, quella di trasformare le ferite in feritorie da cui lasciar entrare nuova luce. Dai primi passi mossi a Verona, la città che abita e sente sua, spinta dalla passione di personalizzare i propri abiti, ma soprattutto dal desiderio di restituire vita e bellezza  a donne con un passato di fragilità e malattia, pronte a rimettersi in gioco e credere insieme lei in un nuovo modo di lavorare, più umano ed etico. 

Anna, insignita dalla Biomedical University Foundation del Premio Joaquín Navarro-Valls 2025 categoria junior, è arrivata dov’è ora con la determinazione di chi ha bene in mente la propria direzione, ed è grazie a quella luce negli occhi e alla sua caparbietà coraggiosa che è partita nel 2013, con i tessuti di rimanenza del Gruppo Calzedonia e una donazione della Fondazione San Zeno , per poi diventare partner etico di alcune tra le più importanti aziende italiane ed internazionali.  Oggi Quid conta 160 dipendenti, per il 80 per cento donne, di 23 nazionalità diverse. La più giovane ha 19 anni, la «più saggia», come dice Anna con ammirata delicatezza, 65.  Donne fragili, con disabilità, vittime di sfruttamento sessuale o uscite dal carcere: è l’ecosistema che Anna si è costruita attorno, vivace e fecondo, dove conta il lavoro quanto il benessere, la qualità quanto la comunità. 

Di pari passo vanno moda ed etica, perché l’unicità di un capo d’abbigliamento deve raccontare insieme l’unicità di chi lo indossa e di chi l’ha realizzato, in un’economia virtuosa che intreccia i fili di un’idea di bellezza intima ed esteriore allo stesso tempo. 

Moda ed etica, infatti, da indossare con cura, perché – Anna lo sa – di cura è fatta la trama del mondo.